Cosa mangia una dietista?
Cosa mangia una dietista?
“Cosa mangia una dietista?” questa è la domanda di una paziente che mi ha ispirato questo articoletto.
Dunque:
Sicuramente seguo un’alimentazione mediterranea, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e legumi, ma senza precludermi qualche puntata nei luoghi che molti ritengono “del peccato”, come pizzerie e fast food (alcuni dei quali frequento con e per i mio figlio).
Ovviamente spesso non significa né tutti i giorni, né tutte le settimane, ma non ho fobie né per lo zucchero, né per il grasso, né per il fritto, né per le multinazionali.
Mi piace tutto e non c’è quasi nulla che non mangi.
- Se non mangio qualcosa è perché o non mi piace (per esempio pompelmi, quartirolo -blhea!- mostarda, frattaglie, o non so come fare a mangiare (vedi pesce intero o pollo arrosto…non so proprio da che parte si comincia a togliere le lische o le ossa…).
- Cerco di non comprare frutta e verdura non di stagione o non italiana (tipo pomodori a gennaio o pesche spagnole).
- Evito di avere in casa cioccolati e dolciumi vari. Sono golosa e gioco d’anticipo: non lo compro. Al massimo cioccolato extra fondente: un paio di quadratini dopo cena. Se ne mangio di più, poi non dormo (la caffeina non è solo nel caffè…).
- Non mangio davanti la tv. Finito di cenare, no dolci, patatine o biscotti (e comunque davanti alla tv, dopo cena, se mi va bene ci sto una volta a settimana e, tendenzialmente, mi addormento). Ronf.
- Non controllo in modo maniacale la lista degli ingredienti, non inseguo il biologico o il km 0. Non disdegno i surgelati.
Ecco, forse ammetto di essere un filino fobica con l’olio.
Di quello leggo l’etichetta (deve essere rigorosamente extravergine di oliva e prodotto solamente con olive italiane, non dai paesi della UE) e ne uso pochino.
Una bottiglia di olio, per capirci, in casa mia dura almeno un paio di mesi. Il mio compagno (siciliano) ormai ci ha fatto il callo.
Cosa mangio?
Comincio con una colazione dolce (tendenzialmente latte o yogurt, ma anche ricotta addolcita con cacao o cannella, provatela!) con fette o biscotti o pane tostato. Ma mi piace spaziare e sperimentare. A volte porridge, altre pancake….
Il pranzo e la cena oltre alla frutta contemplano sempre le verdure e i cereali.
Carne, pesce, formaggi, uova e legumi vengono proposti ciclicamente durante la settimana.
Sgarro?
Ovvio!
Ma non in maniera tale da arrivare ad abbuffarmi o a esagerare. Cerco di godere dei piaceri della gola con consapevolezza e senza farmi del male. Senza perdere di vista che in realtà ciò che è sano o non sano, è l’alimentazione in generale e non uno degli alimenti che la compongono.
Insomma ho un rapporto tranquillo, sereno e ovviamente, per forza di cose dato il mestiere che faccio, consapevole con l’alimentazione: non ci penso più di tanto, se non per pregustarne il piacere, non faccio conti, non faccio rinunce, ma nemmeno scorpacciate.
La mia alimentazione tra deroghe, eccezioni e regolarità nel lungo periodo è quella suggerita dalle Linee Guida sia per qualità che per quantità.
Ecco cosa mangia una dietista.